Sudri

Sutrio è un comune limitrofo a Paluzza, il cui territorio si stende sulla destra del fiume But, fra la confluenza con la Giadegna e il rio Pissanda, salendo fino alle cime del gruppo dell'Arvenis, ricoperto da bei pascoli e boschi, una bellezza che può essere solo un vanto per la nostra terra. Lungo la valle poi, numerose tracce del passato ci riportano all'età celtica e all'epoca romana, tanto quanto nel caso del vicino comune di Cercivento.

Mentre la presenza di tribù celtiche di Gallo-Carni ha lasciato un tangibile segno nel substrato della lingua carnica, caso interessante rimane il nome stesso del paese. Sutrio, infatti, è fin troppo facilmente collegabile, per somiglianza, a quello dell'etrusca Sutri: è solo uno dei tanti casi che dimostra quanta storia e millenaria tradizione si celi dietro ai nostri piccoli borghi. La sua popolazione è divisa in tre frazioni: si tratta di Sutrio, Priola e Noiaris, tutte pittorescamente situate su antichi terrazzi elevati da 40 a 60 metri sul fondo valle. Nel caseggiato, tanto Sutrio quanto le altre due borgate, si presentano tracce del vecchio modo architettonico carnico a loggiati. Se c’è un aspetto, però, che ha reso famoso in Carnia il nome del paese è sicuramente la sua secolare maestria nell’artigianato del legno. Immancabile è l’appuntamento che Sutrio promuove a settembre: la festa della “Magia del Legno”. Al lavoro, davanti agli occhi del pubblico, decine di falegnami e intagliatori, allietati da intrattenimento musicale. Vengono realizzate sculture, anche di dimensioni monumentali, oppure anche opere di dimensioni minori, oggetti d’uso quotidiano, giocattoli, completi d’arredo e tanto altro: un appuntamento da non perdere!